Formazione e orientamento teorico

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Adele Succetti

Specializzata in psicoterapia ad orientamento psicoanalitico lacaniano e psicoanalista lacaniana membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. 

Specializzata in disturbi del comportamento alimentare.

Dopo una laurea in lingue e letterature straniere moderne (francese e inglese) con una tesi su un autore di teatro francese e dopo un’esperienza di lavoro che mi ha permesso di apprendere altre due lingue straniere (tedesco e olandese), un fortunato “inciampo” mi ha permesso di trovare la mia via…. Un disagio personale mi ha spinta a contattare uno psicoanalista e, dopo una prima esperienza negativa, per caso, ho trovato uno psicoanalista lacaniano con cui ho cominciato ad elaborare quelle che erano le mie difficoltà. 

Gli effetti terapeutici non hanno tardato a venire … e con essi si è accesa anche la mia curiosità per l’insegnamento dello psicoanalista francese Jacques Lacan. Ho cominciato a seguire dei corsi presso la Sezione clinica di Milano e ho maturato l’idea di riprendere gli studi necessari in Italia (laurea in psicologia e Scuola di specializzazione in psicoterapia ad orientamento lacaniano) per poter svolgere la professione di psicoterapeuta. Divenire una psicoanalista lacaniana significa, invece, portare avanti una formazione che è “infinita”, fatta di studio, di confronto con colleghi italiani e stranieri, di supervisione clinica, di scrittura di testi e, quando necessaria, di una nuova tranche di analisi… come aveva già indicato Freud.    

Sì, a un certo punto, ho cambiato la mia vita, trovando la mia via… e ho trasformato il mio “inciampo” in una felice opportunità. A posteriori, comunque, posso affermare che la mia passione-facilità per la lingua francese, e per le lingue straniere in genere, mi ha preparato all’ascolto dell’altro, con la sua lingua sempre personale, e quindi sempre straniera.      

Orientamento teorico

La formazione fornita dall’Istituto freudiano per la clinica, la terapia e la scienza (scuola di specializzazione in psicoterapia) è orientata secondo il modello freudiano e si compone, essenzialmente, di un lavoro di preparazione teorica e clinica integrato dalla psicoanalisi individuale e dalle supervisioni della pratica clinica. Essa fa riferimento alla formazione prevista dal Département de psychanalyse (Paris VIII), fondato nel 1968 e di cui Jacques Lacan fu direttore sino alla sua morte, nel settembre del 1981.

L’insegnamento di Jacques Lacan ha permesso di rileggere l’Opera di Sigmund Freud, di mettere alla prova i concetti della dottrina analitica, di coglierne la storia e di comprendere gli sviluppi e i cambiamenti che ne sono stati proposti. Il sapere inventato da Freud, per Lacan, infatti, non è riducibile a un corpus teorico e clinico chiuso e definito per sempre. Lacan, con la sua lettura innovativa, lo ha reinterpretato, rendendolo vivo, e lo ha trasmesso ai suoi allievi, primo fra tutti Jacques-Alain Miller. Ed è grazie a Jacques-Alain Miller che gli istituti di formazione del Campo freudiano hanno trasmesso, interrogandola, la psicoanalisi lacaniana e la sua clinica, che affronta il sintomo come un fatto di discorso, da decifrare e da interpretare. La clinica, infatti, checché ne dicano coloro che vorrebbero trasformarla in una scienza e quindi standardizzarla, è un sapere empirico, immerso nella sua epoca, che dipende dalla formazione di colui che la pratica. 

Da qualche anno ormai, gli istituti di formazione del Campo freudiano nel mondo hanno come loro centro ispiratore anche l’Université Populaire Jacques Lacan, una Università Popolare che orienta il lavoro di riflessione e di confronto interno al suo Campo e con la cultura contemporanea in genere.    

La Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, di cui faccio parte, è una delle Scuole dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Essa “si prefigge di ristabilire la verità della psicoanalisi, di trasmetterne il sapere, di offrirlo al controllo e al dibattito scientifico e di fondare con ragione la qualifica di psicoanalista, secondo quanto indicato da Lacan nel suo Atto di fondazione, nel 1964”.

Formazione ed esperienza

Formazione

Dopo una precedente laurea in lingua e letterature straniere moderne (1990), ho conseguito una laurea magistrale (3+2) in psicologia presso l’Università degli Studi di Pavia, con una tesi intitolata  “La psicoanalisi come pratica della parola nell’insegnamento di Jacques Lacan” (2006). 

Dal 1997  ho cominciato a frequentare i corsi e le conferenze organizzati dalla Sezione Clinica di Milano - Programma internazionale sotto gli auspici del Département de Psychanalyse de l’Université Paris VIII, dell’Institut du Champ  Freudien e della Scuola Europea di Psicoanalisi. Ho cominciato anche ad assistere ai convegni nazionali  della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e internazionali organizzati dalle Scuole (Ecole de la Cause freudienne, Escuela Lacaniana de Psychoanalisis, New Lacanian School, Pipol) appartenenti all’Associazione Mondiale di Psicoanalisi (AMP). 

Dal 2005 al 2006 ho assistito alle “Presentazioni di malati” organizzate dalla Section clinique de Paris a Gennevilliers - Département de psychanalyse Université Paris VIII – e tenute da Serge Cottet, Analista Membro dell’Ecole de la Cause freudienne.
Dal 2006 al 2009, ho assistito alle “Presentazioni di malati” organizzate dalla Section clinique de Paris a Villejuif - Département de psychanalyse Université Paris VIII – e tenute da Francesca Biagi-Chai, psichiatra strutturata presso l’Ospedale di Villejuif e Analista Membro dell’Ecole de la Cause freudienne, e da Serge Cottet, Analista Membro dell’Ecole de la Cause freudienne. In contemporanea ho partecipato all’Atelier de Psychanalyse appliquée, di durata triennale, organizzato dalla Section clinique de Paris - Département de psychanalyse Université Paris VIII. La partecipazione all’Atelier mi ha permesso di assistere poi, dal 2009 al 2011, alle “Presentazioni di malati” tenute da Jacques-Alain Miller ed Eric Laurent presso l’ospedale Val de Grace di Parigi. 

Oltre alla mia formazione a Parigi, in Italia ho portato avanti la mia formazione “ufficiale” e, nel novembre del 2010, ho ottenuto il Diploma di specialista in psicoterapia a indirizzo psicoanalitico lacaniano con la tesi “Il pousse-à-la-femme nella clinica lacaniana delle psicosi”.   

Partecipazione ad associazioni: dal gennaio 2012 sono membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Dal novembre 2010, sono membro dell’Eurofédération de Psychanalyse (AMP). Dall’aprile 2014, sono iscritta sulla Liste de notoriété médicale del Consolato Generale di Francia. Dal luglio 2017 faccio parte, in qualità di responsabile della Biblioteca, della Segreteria milanese della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi. 

Dal novembre 2007, partecipo al Dipartimento di studi sull’anoressia e la bulimia della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’Istituto freudiano, diretto da Domenico Cosenza. 

Analisi personale: sono stata in analisi dal maggio del 1995 al marzo 2003, a Milano,  con un analista d’orientamento lacaniano. Dal marzo 2004 ad oggi, sono in analisi a Parigi con un Analista Membro dell’Ecole de la Cause freudienne. 

Supervisione del lavoro clinico: Porto regolarmente i miei casi in supervisione (a Parigi, presso un membro dell’Ecole de la Cause freudienne, e a Milano, presso un  AME della SLP).

Esperienza professionale

Dal 2000 al 2010 ho tradotto in lingua italiana l’Agenzia Lacaniana di Stampa, Agenzia di Stampa creata da  Jacques-Alain Miller (Associazione Mondiale di Psicoanalisi), e i testi diffusi sulla lista elettronica AMP-Uqbar. Dal 2004 al 2008, sono stata responsabile del gruppo di traduttori che si occupa della versione italiana dei Papers del Comitato d’Azione della Scuola Una – rivista elettronica multilingue riservata ai membri dell’AMP. Negli stessi anni, mi sono prestata, durante diversi Convegni o Incontri di lavoro, a fare la traduzione simultanea di psicoanalisti lacaniani di lingua francese. Sino al 2016, ho collaborato con il gruppo dei colleghi italiani che si occupa di tradurre testi psicoanalitici per le Giornate di studio o per testi collettanei dell’Associazione mondiale di psicoanalisi.   

Dal 2003 al 2011 sono stata responsabile, per l’Istituto freudiano, della Biblioteca del Campo freudiano di Milano, Biblioteca che fa parte della Federazione Internazionale delle Biblioteche del Campo freudiano.

Dal 2005 al 2006 sono stata coordinatrice del progetto “Educare insieme: mamme straniere e scuola si incontrano”, realizzato da Gruppozeromilano. Tale progetto prevedeva:  l’apertura di uno sportello di ascolto in due istituti scolastici milanesi rivolto sia agli allievi (stranieri e non) che ai docenti; azioni di sostegno alla genitorialità rivolto ai genitori stranieri; un seminario di Formazione rivolto ai docenti e la supervisione di situazioni multiproblematiche.

Dal 2007 al 2010 sono stata tirocinante per la Scuola di psicoterapia (Istituto freudiano per la clinica, la terapia e la scienza, Roma) presso la Struttura Complessa Psichiatria 4 – Unità di Psichiatria e Psicoterapia del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda. Tale tirocinio era sottoposto alla supervisione del Prof. Salvatore Freni, psichiatra e psicoanalista, professore dell’Università degli Studi di Milano. Le attività svolte durante il tirocinio erano: colloqui psicologico-clinici e sedute di psicoterapia supervisionate, con particolare riguardo ai pazienti affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare nell’ambito di un trattamento integrato. Visti gli ottimi risultati ottenuti, il Prof. Freni ha chiesto a me e alla psichiatra di riferimento di presentare e discutere i casi clinici trattati in reparto durante il suo Seminario del venerdì, a cui assistevano psicologi e psicoterapeuti di vari orientamenti.  

Dal 2007 al 2011, ho partecipato alla realizzazione del Seminario di formazione “Clinica psicoanalitica nel lavoro istituzionale”, organizzato da Carlo Viganò, Analista Membro della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda – Milano.

Dal 2008, svolgo la professione di psicoterapeuta e psicoanalista nel mio studio privato. Da molti anni seguo anche pazienti francofoni che, per motivi di lavoro, vengono a vivere a Milano. 

Dal 2009 a marzo 2017, ho offerto la mia Collaborazione libero professionale, nell’ambito del progetto innovativo TR33 sui Disturbi del Comportamento Alimentare, alla Struttura Complessa Psichiatria 4 – Unità di Psichiatria e Psicoterapia del Dipartimento di Salute Mentale dell’ ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. Oltre alla psicoterapia individuale, supervisionata dai medici strutturati che erano anche psicoanalisti, partecipavo attivamente alle riunioni di discussione sui casi e sulla teoria. Dal 2014, quando tale Unità è stata chiusa, ho continuato la mia collaborazione – rivolta a pazienti ricoverati o in regime di day hospital – presso il Dipartimento di Dietetica e Nutrizione clinica dello stesso ospedale. Nonostante, in tale sede prettamente medica l’elaborazione clinica e teorica sui casi sia stata spesso solo formale, ho comunque avuto l’opportunità di tenere, nel giugno 2016, una lezione rivolta a medici e colleghi psicologi in cui ho spiegato il mio lavoro di psicoterapia orientata dalla psicoanalisi lacaniana dentro il reparto.  

Dal maggio 2012 sono stata nominata Docente incaricato della Sezione clinica di Milano dell’Istituto freudiano per la clinica, la terapia e la scienza. Oltre al Laboratorio sui concetti fondamentali della psicoanalisi lacaniana – rivolto agli allievi del IV anno di corso – tengo un Seminario di lettura rivolto a un pubblico più ampio, presso la Sezione clinica. 

Dall’ottobre 2014 al febbraio 2016, ho tenuto un Seminario di costruzione del caso in psicoanalisi, in collaborazione con un collega e rivolto a un gruppo di colleghi psicoterapeuti. Dal settembre 2016, tengo il Seminario Lacan presso l’Officina Coviello (Milano). 

Dal luglio 2017, faccio parte, in quanto Responsabile della Biblioteca, della Segreteria milanese della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi. Sempre dal 2017, faccio parte della rete francofona psy-expat, rete costituita da psicoterapeuti francofoni che si occupano dei disagi di cui soffrono persone che, per vari motivi, si trovano a vivere in uno stato diverso dal paese d'origine.  

Dal luglio 2018, dopo aver presentato un caso clinico al Seminario tenuto da Francesca Biagi-Chai a Scorcetoli e organizzato da Dora - un luogo di discussione e approfondimento sulla psicoanalisi - faccio parte di Dora. 

Dopo aver terminato il mio incarico come Responsabile della Biblioteca della sede milanese della SLP, nel maggio 2019 sono stata nominata Delegata nazionale ai Cartelli della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi.

Nel marzo 2020, sono stata chiamata a far parte della Redazione di Rete Lacan (www.slp-cf.it/pubblicazioni/rete-lacan/), pubblicazione aperiodica e online della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi

Dal maggio 2022, sono entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi del Campo freudiano. Da giugno 2022, sono Responsabile della Redazione di Rete Lacan pubblicazione aperiodica e online della SLP. 

 

 

Domande frequenti

  • Che differenza c'è tra psicoterapia e psicoanalisi?

    La psicoterapia tratta i disturbi psicologici – ansie, ossessioni, pensieri ricorrenti, paure, fobie, disturbi del comportamento alimentare, ecc… - con le parole oppure, in casi più limitati, con altre tecniche più legate al corpo. La psicoterapia psicodinamica si ispira in modo specifico alla psicoanalisi, ovvero alla teoria e alla pratica inventata da Sigmund Freud all’inizio del 1900.

    Freud ha scoperto il potere dell’inconscio sulle nostre vite: esso ci determina e ci fa agire, anche e soprattutto se non ce ne rendiamo conto. Ce ne accorgiamo solo quando vorremmo reagire in un modo diverso da quello che ci viene di solito e che, in un qualche modo, si ritorce contro di noi, che va contro quello che vogliamo o coloro che amiamo… Pensiamo di essere padroni di noi e della nostra vita e invece no: qualcosa di sconosciuto dentro di noi ci guida e ci impedisce di uscire dalle nostre ripetizioni…

    La psicoanalisi permette, grazie all’aiuto di uno psicoanalista a cui si parla liberamente, di saperne qualcosa di più su quello che ci determina a livello inconscio e, grazie a questo sapere, è possibile ottenere un certo margine di manovra per essere più liberi di volere quello che desideriamo, più liberi dal nostro passato, dalle nostre ossessioni. L’inconscio, infatti, è un insieme sparso di elementi linguistici – parole sentite, parole taciute, segreti di famiglia, parole legate a traumi, ecc.. – che vagano, a nostra insaputa, e che, fintanto che non hanno trovato una loro giusta collocazione nella storia di una persona, hanno delle ripercussioni sulla sua vita.

    I sintomi, ovvero i disturbi di cui una persona soffre, prodotti da elaborazioni inconsce, per la psicoanalisi – e per la psicoterapia orientata dalla psicoanalisi – non sono univoci e generali come nella medicina; per la psicoanalisi, ogni sintomo ha un origine e un senso diverso, a seconda della persona che ne soffre.. un sintomo, anche apparentemente banale, dice qualcosa della storia di un soggetto, che vale solo per lui. Per questo è necessario l’ascolto senza pregiudizi di uno psicoanalista e il raccontarsi di colui che ne soffre.     

  • Come si sceglie uno psicoterapeuta o uno psicoanalista?

    In primo luogo, è bene verificare che il terapeuta sia iscritto all'Ordine degli Psicologi, presente in ogni regione d'Italia. L'iscrizione all'ordine, oltre a confermare che il professionista è laureato in psicologia, permette di verificare che sia abilitato alla professione di psicoterapeuta, vale a dire che abbia frequentato una Scuola di psicoterapia autorizzata dal MIUR. 

    Per la scelta di uno psicoanalista, poichè non esiste un albo nazionale degli psicoanalisti, è utile verificare se il professionista fa parte di una Associazione nazionale o internazionale di psicoanalisti che seguono lo stesso orientamento e che, di fatto, funziona da 'controllo' della formazione dello stesso; tale formazione include - oltre allo studio dei testi - l'analisi personale, che è fondamentale per poter praticare l'analisi con un paziente. L'Associazione o Scuola (per i lacaniani) è un luogo di formazione continua, un luogo di controllo dell'etica dello psicoanalista e funge anche da garanzia verso il mondo esterno.  

    Queste sono le verifiche minime rispetto alla formazione e alla professionalità. Altra cosa, invece, è la fiducia ... Per questo, spesso, ci si affida al consiglio di un amico o di un conoscente. Ottimo! Questo è importante! Poiché lo psicoterapeuta o psicoanalista è la persona a cui racconterete le vostre difficoltà (i vostri problemi, le vostre ncapacità, la vostra intitmità) e con il quale lavorerete per affrontarle, risolverle o comunque viverle meglio, è bene soprattutto che, con lui, vi sentiate a vostro agio, che sentiate di potervi fidare, che vi sentiiate accolti e ascoltati. E questo è molto soggettivo...quello che piace all'uno non piace all'altro... ma è importante decidere anche in base alle vostre sensazioni. Trovare un professionista di cui potete fidarvi, inoltre, non vi farà perdere tempo e soldi invano... e vi permetterà di provare ad affrontare le vostre difficoltà... se è quello che volete fare.     

     

  • Che differenza c'è tra psicologia e psicoterapia?

    La psicologia è lo studio della psiche umana con le sue facoltà, le sue capacità, le sue funzionalità positive. Si tratta di un sapere che si può apprendere grazie a un percorso universitario (laurea magistrale) ma che, proprio perchè solo teorico, non permette il lavoro continuato con un paziente. Lo psicologo può fare colloqui o sottoporre test ma in senso più informativo o comunque di consulenza. 

    La psicoterapia, invece, include nel suo percorso formativo anche una parte pratica che permette di apprendere come "curare la psiche" con le parole o con tecniche psicologiche. In Italia esistono molte scuole di psicoterapia, riconosciute dal MIUR, che seguono orientamenti psicodinamici (psicoanalisi freudiana, lacaniana, junghiana, ecc...) oppure altre più psicologiche, in cui si apprendono tecniche specifiche. Per la legge italiana, solo gli psicologi o i medici con una specializzazione in psicoterapia possono offrire un trattamento psicoterapico (più o meno lungo) alle persone che si rivolgono a loro.