Declinazioni del desiderio dello psicoanalista. L'esperienza di Serge Cottet

Rosenberg & Sellier, Torino, 2020

Note della traduttrice

Serge Cottet, che i lettori italiani già conoscono per il suo libro Freud e il desiderio dello psicoanalista[1] è stato un importante psicoanalista lacaniano, membro dell’École de la Cause freudienne dal momento della sua fondazione, dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi e docente presso il Dipartimento di Psicoanalisi dell’Università di Parigi VIII. Per molti anni ha portato avanti, con alcuni colleghi fra i quali Francesca Biagi-Chai, la pratica della “Presentazione dei malati” in ospedale e ha contribuito alla formazione dispensata nel Centro Psicoanalitico di Consultazioni e di Trattamento di Parigi. Al di là di queste funzioni e dei relativi titoli, che indossava con assoluta leggerezza, Serge Cottet è stato un punto di riferimento importante per molti giovani che si sono formati alla psicoanalisi lacaniana, dagli anni ‘80 al 2017, e che sono giunti a Parigi dall’America Latina, dall’Europa e da altri paesi del mondo.

Sempre attento alle nuove sfide che il disagio contemporaneo sottopone alla psicoanalisi, il suo rigore nella lettura dei testi – di Sigmund Freud, di Jacques Lacan e di Jacques-Alain Miller – e nella sua pratica clinica – come analista e come supervisore – ci permette di estrarre un tratto comune, di ordine prettamente etico, che si ritrova anche negli articoli qui riuniti e, per la prima volta, resi fruibili per il lettore italiano. Il “desiderio dell’analista”, concetto elaborato da Lacan e che Serge Cottet ha messo al lavoro nell’opera di Freud, si ritrova in ogni suo articolo come sua posizione soggettiva personale: nell’approccio alla teoria, sempre reinterrogata e approfondita affinché produca del nuovo; nella lettura del disagio contemporaneo, investigato con un punto prospettico sempre singolare e in grado di produrre riflessioni e interrogazioni; e nella clinica, che reinterroga ogni volta andando contro il compiacimento del sapere già saputo per estrarre il singolare di ogni caso.

Con il suo impegno e con i suoi articoli, Serge Cottet mostra in atto che la psicoanalisi lacaniana, il suo discorso, la sua vitalità stessa dipendono dalla responsabilità e dal desiderio dell’analista, di ogni analista, uno per uno. Di fronte al disagio contemporaneo, all’impero del capitalismo e della tecnocrazia scientifica, il suo rigore e il suo desiderio nella trasmissione della psicoanalisi lacaniana permettono l’apertura di uno spazio – vitale – di ascolto e di crescita.

Sempre riconoscente

Adele Succetti

Milano, 30 novembre 2019

 

[1] S. Cottet, Freud e il desiderio dello psicoanalista, traduzione di Adele Succetti, Edizioni Borla, Roma, 2011.